supermamma

benvenute da una mamma a tutte le supermamme

  • Home
  • Chi sono
    • Contatti
    • Dicono di me: Angela Ercolano Supermamma blogger
    • Newsletter
    • Privacy e cookie policy
  • Corsi online e offline
    • Allenatrice di aziende: tira un calcio al tuo vecchio modo di comunicare!
    • Web coach per Freelance
    • Lavoro da freelance
  • Attività con i bambini
    • Viaggi
    • inglese
    • giochi
    • Famiglia
    • Scuola
  • Ricette
    • primi piatti
    • secondi piatti
    • dolci
  • Menù settimanale
  • Compleanni
  • lifestyle
    • Libri
    • Pulizie
    • tester
    • Risparmio
    • Ecologia
  • Vita da mamma
    • Mamma
    • Gravidanza
    • moda
    • salute & benessere

Genitori alla pari – come riuscirci

11 Aprile 2025 by angelaercolano Lascia un commento

In termini lavorativi il costo di avere un figlio ha un nome, child penalty:

quanto influisce la nascita di un bambino o di una bambina sulla probabilità di dover lasciare il lavoro, di fare un part-time involontario, di ricevere uno stipendio più basso o semplicemente di avere una carriera meno gratificante.

Naturalmente, questo costo varia molto da Paese a Paese – per esempio, in Europa è più basso nei Paesi scandinavi che in quelli mediterranei – ma ovunque, a qualsiasi latitudine, mostra una caratteristica ferrea: è maggiore per le donne rispetto agli uomini.
In alcuni Paesi per gli uomini il costo diventa un beneficio: la child penalty diventa un child premium, un vantaggio in termini di carriera e stipendio.
Dopo la nascita di un figlio, ci si aspetta che per la donna il tempo sottratto al lavoro per dedicarsi alla famiglia aumenti, mentre dagli uomini ci si aspetta che moltiplichino gli sforzi per soddisfare le accresciute esigenze economiche familiari.
I nostri modelli di stato sociale (per esempio, i congedi di maternità e paternità) o di organizzazione del lavoro (orari e gerarchie) sono plasmati da secoli attorno a queste aspettative sociali. Aspettative che non hanno niente di naturale, ma molto di patriarcale.
Nonostante le cose siano migliorate negli ultimi anni, ogni due donne in età potenzialmente lavorativa, una è fuori dal mondo del lavoro (due su tre se si guarda al Mezzogiorno).
Il divario occupazionale tra un uomo e una donna è di 9 punti percentuali quando nessuno dei due ha figli, ma sale a 32 punti percentuali quando entrambi hanno almeno un figlio.
Nel resto d’Europa, questi divari sono all’incirca la metà di quelli italiani. In Svezia, la partecipazione al mercato del lavoro è addirittura maggiore per le madri di bambini in età prescolare rispetto alle non madri; ma anche in Portogallo non esiste uno squilibrio del genere.
In tutta Europa, però, i padri sono più presenti nel mercato del lavoro rispetto ai non padri, a conferma che i divari di genere nel mondo del lavoro li ritroviamo ovunque.
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, in Italia il 74% delle ore di cura della famiglia grava sulle spalle delle donne.
Ancora una volta, la situazione peggiora quando si confrontano genitori e non. Secondo l’Istat, le donne lavoratrici contribuiscono al lavoro di cura familiare con 2 ore e 48 minuti in più al giorno rispetto agli uomini lavoratori, un divario che sale a 4 ore e 12 minuti quando ci sono bambini in casa.
ENell’arco di un anno, tra le madri e i padri che lavorano, c’è un divario di 64 giorni passati – solo dalle prime – a svolgere lavori di cura non retribuiti tra le mura domestiche.

Genitori alla pari, la trama:

Due mesi: ogni anno una madre lavoratrice, rispetto a un padre lavoratore, passa due mesi in più a prendersi cura della famiglia, mentre lui legge, studia, va in palestra, prende una birra con gli amici, fa gli straordinari, gioca a calcetto col capo da cui dipende la sua promozione.

Uno squilibrio così sfacciato viene solitamente accettato perché la nostra cultura collettiva si basa su una semplice equazione: donna uguale cura.

“Genitori alla pari” ci spiega perché questa equazione è sbagliata. E dimostra la necessità di politiche che parifichino il tempo di cura, esaltandone la condivisione.

Le proposte di Alessandra Minello e Tommaso Nannicini fanno leva su tanti strumenti – dai congedi paritari a un “tempo di base”, dal sostegno alle imprese a servizi integrati per la genitorialità – e si pongono un obiettivo prioritario: fare in modo che uomini e donne possano investire lo stesso tempo nel lavoro retribuito e in quello non retribuito.

Partendo da un breve quadro in Italia e in Europa della fecondità e delle politiche per le famiglie, gli autori propongono politiche di tipo nuovo, egualitarie e incisive.

Danno centralità a un allargamento della popolazione genitoriale, a partire dalle famiglie omoaffettive, e si concentrano sui bisogni delle famiglie in tutte le loro possibili composizioni.

“Genitori alla pari” propone non solo un cambiamento politico, ma una vera rivoluzione del paradigma culturale con cui pensiamo e viviamo la genitorialità a livello sociale ed economico.

Per far sì che, tra tempo e lavoro, trovi spazio la libertà di tutte e di tutti. Ogni anno una madre lavoratrice passa due mesi in più a prendersi cura della famiglia rispetto a un padre lavoratore.

È tempo non solo di un cambiamento politico, ma di una rivoluzione del paradigma culturale con cui pensiamo e viviamo la genitorialità a livello sociale ed economico.

Archiviato in:Libri, Lifestyle Contrassegnato con: Famiglia

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Per ricevere il mio pdf: “Come diventare un blogger di successo” iscriviti alla mia newsletter

I miei social networks

Instagram Facebook twitter   angelaercolano@yahoo.it

Commenti recenti

  • angelaercolano su Conciliazione Lavoro – Famiglia – work life balance
  • angelaercolano su Il mondo in una casa
  • ALESSANDRA BARUSCO su Il mondo in una casa

Articoli recenti

  • Risotto cacio e pepe, ricetta
  • kitchari ricetta con fagioli mung
  • Nodini di pizza

Categorie

Archivi

Iscriviti al mio nuovo gruppo chiuso su facebook delle superdonne

Il mio sito blog family

Tag Cloud

Attività con i bambini bambini blogger carne casa cioccolato dolci festa festa di compleanno Feste formaggio giochi gravidanza il libro del venerdì il venerdì del libro inglese inglese precoce lavoretti lavoretti con i bambini Lavoro Libri libri per bambini libro Mamma mamma blogger menù menù mensile menù settimanale Natale pasta PATATE pesce post sponsorizzato PULIZIE ricetta vegetariana Ricette ricette al forno ricette facili torta vacanze venerdì del libro verdure Viaggi viaggiare con i bambini viaggi per famiglie

Copyright © 2025 · Lifestyle Pro Theme on Genesis Framework · WordPress · Accedi

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Accetta i coookie