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Mio figlio è impossibile

29 Settembre 2016 by angelaercolano Lascia un commento

mio-figlio-e-impossibile

Mio figlio è impossibile. Come migliorare i comportamenti oppositivi del tuo bambino.

 

Mio figlio Second è decisamente un bambino oppositivo com’è stata mia sorella prima di lui e com’è mio padre, decisamente una caratteristica della mia famiglia. Non posso nemmeno prendermela con mio marito per questo…
Non è stato facile imparare a gestirlo, proporgli dei limiti, a volte arrivo la sera davvero stanca… Quindi quando trovo questi libri che si pongono l’obiettivo di dare una mano ai genitori che hanno un figlio come il mio, mi fa sempre piacere leggerli in cerca dei consigli interessanti.
Se pensate che vostro figlio non è semplicemente un bambino oppositivo ma sentite la necessità di un aiuto per gestirlo al meglio vi consiglio di cercare l’aiuto di un professionista specializzato in psicologia infantile, a volte cercare di fare tutto da soli non è la scelta migliore.

Mio figlio è impossibile la trama:

Sono molti i bambini e i ragazzi con problemi di comportamento oppositivo, disobbediente e provocatorio. Che la si definisca: resistenza, opposizione, impertinenza, spirito di contraddizione o vivacità, quello che rimane è il reiterato rifiuto da parte di questi bambini di seguire delle regole, di obbedire a degli ordini o di aderire a delle richieste.
Questi comportamenti oppositivi e provocatori, se protratti nel tempo, possono rendere pesante il clima familiare e compromettere la relazione genitore-bambino, indebolendo quel legame di cui tutti i bambini hanno bisogno per poter ambire a una vita adulta sana e felice.
Come deve comportarsi un genitore di fronte a un bambino con comportamenti oppositivi e provocatori? Se i comportamenti problematici del bambino non sono collegati a una fase di sviluppo o a un fattore di stress temporaneo, è il caso di intervenire.
Per farlo, è necessario innanzitutto imparare a conoscere il bambino provocatorio per comprendere quale sia l’entità del problema del figlio e il tipo di azione richiesta da parte del genitore. Poi, in una seconda fase, si passa a gestire il bambino provocatorio, sostiene il professor Russell A. Barkley.
Per aiutare i genitori di questi bambini, Barkley e il suo team hanno ideato un metodo di intervento, frutto di oltre trent’anni di ricerca e pratica clinica.
Questo metodo – presentato e descritto nei dettagli nel libro “Mio figlio è impossibile” – è un programma in otto passi, la cui applicazione si dipana sull’arco di otto settimane, basato su solidi e sperimentati principi di educazione dei figli:

rendere immediate, specifiche e coerenti le conseguenze del comportamento scorretto, ideare programmi basati sulle ricompense, anticipare e pianificare la gestione dei comportamenti negativi.
Il piano di intervento è basato su tre pilastri dell’educazione:

  1. creare occasioni per passare del «buon» tempo con i bambini;
  2. usare più frequentemente le lodi dei rimproveri;
  3. dare ricompense e non premi.

Sono convinto che i genitori di bambini con difficoltà di comportamento possano essere straordinari strumenti compensativi per i figli, insegnando loro tutte quelle strategie che, un domani, potranno tornare utili al bambino per adattarsi ai propri ambiti sociali. Afferma l’autore.
Passo 1: Fate attenzione!
In questo passo imparerete a trovare un po’ di tempo ogni giorno da trascorrere insieme al vostro bambino, senza dare ordini, fare rimproveri o osservazioni. Ricevere da parte vostra un’attenzione assoluta e non critica anche solo per quindici minuti al giorno può avere un effetto quasi magico, ricostruendo la fiducia e ricreando un rapporto.
Passo 2. Conquistate pace e collaborazione con la lode
In questo passo imparerete come si risponde all’obbedienza e alla collaborazione di vostro figlio mediante il riconoscimento, l’apprezzamento e la lode. Prendersi l’impegno di dire: «Mi piace molto il modo in cui ti sei rifatto il letto stamattina, Josh» aumenta le probabilità che se lo rifaccia la mattina successiva.
Passo 3. Quando la lode non basta, offrite una ricompensa
In questo passo, imparerete a dosare una vasta gamma di ricompense e incentivi per aumentare nel bambino la capacità di sapersi adeguare a ordini, regole, compiti e codici di condotta sociale da rispettare a casa. Per i bambini dai quattro agli otto anni useremo fiches da poker come gettoni, per quelli dai nove agli undici anni dei «punti» che annoteremo in un taccuino.
Passo 4. Una disciplina più mite: time-out e altro
Ora siete in grado di introdurre forme blande di punizione. La prima conseguenza che
imporrete per il cattivo comportamento sarà quella di sottrarre punti o gettoni che il bambino ha guadagnato per il suo buon comportamento. Imparerete poi a usare una forma di disciplina familiare a molti genitori: il time-out («mettere in castigo»). Assumeremo il time-out con molta parsimonia, soltanto per uno o due specifici tipi di «misfatti».
Quando mio figlio Second era piccolo lo usavo spesso, il time-out, 1 minuto per ogni anno d’età del bambino. C’erano momenti in cui si sentiva particolarmente nervoso e si metteva in castigo da solo. Oppure usavo il contenimento, lo abbracciavo finché non si calmava. Diciamo che l’ho utilizzato fino ai 6 anni dopodiché ho trovato più efficaci i premi e le lodi.

Penso che anche la scuola abbia un ruolo importante nell’educazione dei bambini oppositivi. Imparano che le regole ci sono e vanno rispettate anche al di fuori dell’ambito domestico. Quest’anno che ha compiuto 8 anni voglio iscriverlo agli scout, che anche ha una serie di regolamenti da seguire ma allo stesso tempo tante attività all’aperto, cosa che lui ama fare.
Passo 5. Usate il time-out per altri comportamenti problema
Quando avrete preso confidenza con il time-out, potrete estenderne l’uso a uno o due comportamenti negativi. Questa è una fase che serve a perfezionare il metodo e a rifinirlo correggendone gli errori.
Passo 6. Pensate ad alta voce e pensate in anticipo: che cosa fare in pubblico
In questo passo imparerete a prevenire ogni disavventura e utilizzerete tecniche di gestione idonee a essere impiegate fuori casa. Immediatamente prima di entrare in un edificio pubblico, per far fronte al cattivo comportamento elaborerete un piano, lo condividerete con vostro figlio e poi vi atterrete finché sarete lì. Come già facevate a casa, accentuerete gli aspetti positivi bilanciando qualsiasi misura disciplinare con azioni che tengano il bambino occupato durante la circostanza.
Passo 7. Aiutate l’insegnante ad aiutare vostro figlio
Questo passo trova applicazione soltanto con bambini in età scolare e richiede la collaborazione degli insegnanti di vostro figlio. Grazie a una scheda di registrazione del comportamento quotidiano del bambino a scuola, compilata dall’insegnante, potete fornire incentivi da casa — usando la stessa strategia dei gettoni descritta al Passo 3 — per far sì che il comportamento in classe evolva in maniera positiva.
Passo 8. Per un futuro più luminoso
Dopo aver investito un paio di mesi nello sforzo di imparare i sette passi precedenti, dovreste vedere dei miglioramenti significativi nel comportamento di vostro figlio.
I bambini oppositivi possono essere difficili da gestire ma non perdete la speranza, c’è sempre un ampio margine di miglioramento.

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