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Come far girare il bambino in gravidanza

14 Maggio 2015 by angelaercolano 2 commenti

parto podalico

parto podalico

Come far girare il bambino in gravidanza

Solitamente a partire dalle 32-33 settimane, entro le 36 (ma a volte accade anche dopo), il bambino dovrebbe passare dalla posizione podalica alla posizione cefalica, ossia dovrebbe posizionarsi con la testa rivolta verso il basso. Per motivi non ancora del tutto chiari 4 bambini su 100 rimangono in posizione podalica, cioè si trova rannicchiato, con sederino e piedini verso il basso, oppure ha il sederino in basso, mentre le gambe sono distese e i piedini sono vicini al viso. In alcuni casi può avere solo ginocchia o piedi rivolti verso il canale vaginale.

Questo tipo di posizione comporta un rischio troppo elevato nel effettuare il parto naturale quindi di solito si opta per effettuare il parto cesareo. Prima di decidere in maniera definitiva per l’esclusione del parto naturale, esistono delle tecniche che possono portare il bambino a girarsi.

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La manovra di rivolgimento: questo tipo di manovra viene effettuata dal ginecologo, anche se non si esegue in tutte le strutture ospedaliere poiché richiede una notevole abilità ed esperienza nell’eseguirla. Il ginecologo manipola l’addome della mamma (con il costante controllo ecografico) per cercare di far cambiare posizione al bebè. Si può praticare a partire dalla trentaseiesima settimana e fino all’inizio del travaglio, prima però che si rompa il sacco amniotico.

Prima della manovra in genere vengono somministrati alla mamma farmaci che distendono i tessuti dell’utero. Di solito non dovrebbe durare più di 3 minuti e può risultare un poco dolorosa per la madre ma in maniera del tutto sopportabile. La manovra ha successo nel 70% dei casi. L’esecuzione non si può effettuare in tutte le sutiazioni, infatti, è controindicata in caso di scarso liquido amniotico, precedente parto cesareo, problematiche di salute della mamma o del bambino. Anche se rari, esistono dei rischi, come ad esempio il distacco della placenta, emorragia, rottura dell’utero o lussazione della spalla del bambino.

 

La moxibustione o moxa: è una pratica del tutto priva di controindicazioni e proviene della medicina tradizionale cinese. Consiste nell’avvicinare un sigaro di artemisia (che si acquista in erboristeria o in farmacia) all’estremità del mignolo del piede della futura mamma, generalmente15 minuti su quello destro e 15 minuti su quello sinistro, per 2 volte al giorno. Si brucia l’estremità superiore fino al completo esaurimento del materiale. Può essere effettuata anche nelle ultime settimane e di solito viene eseguita per un tempo minimo di 15 giorni. L’estremità del mignolo corrisponde a un punto del meridiano della vescica che è collegato con l’utero e per questo motivo dovrebbe stimolare il bambino a muoversi con la speranza che si posizioni a testa in giù. La tecnica può essere praticata a partire dalla 33esima settimana circa da un’ostetrica esperta, che poi potrebbe insegnarla ad esempio al papà che la praticherà nei giorni successivi. Durante la pratica, la posizione ideale della mamma è quella sdraiata con dei cuscini sotto il bacino.

L’agopuntura: prevede la stimolazione dello stesso punto stimolato con la moxa attraverso l’ utilizzato un ago specifico per questa tecnica. Naturalmente deve essere eseguita da un medico esperto e di solito è molto costosa se effettuata privatamente. In alcuni ospedali è  mutuabile e possono bastare anche una o due sedute affinché il bambino si giri.

Il fai da te: alcuni esperti ritengono che effettuare il nuoto e/o assumere alcune posizioni possa invoglia il bambino al girarsi. Tra gli esercizi da fare a casa possiamo trovare la classica candela, la posizione a 4 zampe ( per poi camminarci) e quella sdraiata supina con qualche cuscino sotto al bacino. La posizione scelta dovrebbe essere mantenuta per almeno 10-15 minuti due o tre volte al giorno.

Il vostro bambino si è già girato? Noi stiamo ancora aspettando!

Futura Mamma

Debora Monica Ercolano

 

 

 

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Commenti

  1. Mamma Giada dice

    14 Maggio 2015 alle 17:12

    I miei bimbi si sono girati con molta calma.. il primo è rimasto podalico fino alla 39+7 sett (nato poi a 41!).
    Avevo fatto la moxa, ma non aveva funzionato. I giorni prima del parto ho fatto, penso, un miliardo di scalini e il giorno prima del grande evento sono andata in montagna a fare un sacco di salite. Non so se il mio camminare ininterrottamente sia servito o il bimbo aveva solo voglia di uscire.. 😉
    Con il secondo ho solo aspettato, sempre camminando, e si è girato intorno alla 37 sett, è nato poi a 39+6.

    Rispondi
    • angelaercolano dice

      17 Maggio 2015 alle 07:08

      Finalmente si è girato! Per il momento abbiamo escluso il parto cesareo, incrociamo le dita anche per il futuro.

      Rispondi

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