In questi giorni ho letto libro:
seguire il flow
dello psicologo
Mihaly Csikszentmihalyi
(Cos’è l’esperienza ottimale e come possiamo conquistarla.)
Di cui avevo già letto Flow
E
«Se davvero vogliamo vivere, è meglio che iniziamo a provarci subito; Se non vogliamo, non importa, ma faremmo meglio a cominciare a morire.»
W.H. Auden
La scelta è semplice: tra il momento presente e l’inevitabile fine dei nostri giorni, abbiamo la possibilità di scegliere di vivere oppure di morire.
L’esistenza biologica è un processo automatico, fintanto che ci prendiamo cura dei bisogni del corpo; ma vivere nel senso inteso dal poeta non è certo qualcosa che accade da sé.
La trama, seguire il flow:
Che cos’è una vita felice? Cercando di rispondere a una delle domande più antiche del mondo, Mihály Csíkszentmihályi ci introduce al concetto di «flow»: una condizione in cui, trovandoci completamente assorbiti in ciò che stiamo facendo, perdiamo il senso del tempo e riusciamo così a dare importanza al presente.
Tenendo sotto controllo emozioni negative quali stress, ansia e noia, il «flusso» è la risorsa che abbiamo a disposizione per fare della nostra esistenza un’esistenza felice.
Chiave del successo di tante persone creative – musicisti, artisti e scrittori, ma anche atleti e scienziati –, è in realtà uno stato che tutti possiamo sperimentare nelle attività quotidiane: dal giardinaggio alla cucina, dall’apprendimento di una nuova lingua alla cura della casa. In un mondo frenetico in cui è sempre più difficile trovare un equilibrio,
“Seguire il flow” è un antidoto all’assedio della tecnologia multitasking, un libro semplice e rivoluzionario grazie al quale impareremo a mettere a frutto nel modo migliore il nostro tempo, a realizzare le nostre potenzialità e a vivere appieno la nostra vita.
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