Oggi vi presento questa mamma blogger “quasi” perfetta che ha realizzato un sogno. Antonella Pfeiffer è nata a Milano nel 1972. Dopo gli studi umanistici ha lavorato per quindici anni nella redazione di una rivista tecnica specializzata nel settore dei prodotti per ufficio, cartoleria e cancelleria ma, dopo aver fatto un figlio, ha deciso di assecondare il suo desiderio di essere una “mamma presente” e di dedicarsi al suo grande sogno: la scrittura. Insomma, ha deciso di “ascoltarsi”. Cura il suo blog lavocedellemamme, ha scritto il libro, edito da Ugo Mursia Editore, “La mamma perfetta” distribuito proprio in questi giorni nelle librerie. Se volete potete partecipare anche al suo giveaway per vincerne una copia
1) Prima il blog e poi il libro… com’è nata l’idea?
Beh, veramente è arrivata prima quella del libro ma più che un’idea è stata una necessità strettamente collegata al mio modo di considerare la scrittura. Scrivere per me ha soprattutto uno scopo (e un effetto) terapeutico: scrivendo riesco a elaborare i miei pensieri, a capire e approfondire gli avvenimenti, positivi e negativi, che accadono. Ho scritto “La mamma perfetta” di notte (durante il giorno lavoravo) e per tanti mesi… Sì, mi rendo conto che non è un buon presupposto ma, da quando sono mamma, ho scoperto che noi Prima il blog e poi il libro… com’è nata l’idea?
Dopo qualche tempo è arrivata anche l’idea del blog però, dopo aver scritto più o meno tre post, ho dovuto abbandonarla subito perché ho preferito concentrare le mie (poche) energie nel libro, perché ci credevo. Ho ripreso in mano il blog da qualche mese, da quando sono una casalinga più che soddisfatta.
2) Come sei arrivata alla pubblicazione?
Intanto per me è stato un successo già il fatto di averlo terminato, scritto, finito. Chiuso. A volte mi dicevo: “Ma che sto facendo? Prima non dormivo perché avevo il bimbo piccolo e ora che dorme tranquillamente sto sveglia la notte davanti a un computer? Anto, scendi dal pero!”. È che più andavo avanti a scrivere più mi piaceva e più ci credevo. Ho pensato: “Si vive una volta sola, non mi costa nulla provarci”. Una sera mio marito è tornato a casa con una stampante nuova e con un libro che aveva comprato in edicola dal titolo “Gli editori che ti pubblicano 2010”. Mi ha detto: “Provaci, al massimo ti fai un e-book”. Ho spedito tutto a Mursia perché in base alle Collane che hanno mi sembrava potesse esserci spazio anche per il mio libro. È piaciuto e dopo due mesi mi hanno chiamata e ho firmato il contratto.
3) E hai realizzato un sogno.
Sì. Sono sempre stata una sognatrice. O forse una “consapevole incosciente”.
4) Di cosa parla il tuo libro anche se dal titolo si può intuire?
A questo proposito ti riporto le parole della quarta di copertina: «La mamma perfetta non esiste. È inutile prenderci in giro perché la verità è che fare la mamma è un gran casino». Elena è una mamma lavoratrice alle prese con i problemi delle donne che lavorano e nello stesso tempo devono gestire una famiglia. Doppio lavoro, anzi triplo. E in più l’ansia continua di non essere una mamma perfetta. Già ma qual è la mamma perfetta? Quella in carriera? Quella single? Quella casalinga? Quella apprensiva? Quella incombente o quella assente? Un vero groviglio. Provate voi a fare la mamma oggi: sempre di corsa, con il dubbio assillante di aver dimenticato qualcosa, il sonno dimezzato dalle poppate o dalle influenze. Per fortuna ci sono i nonni e le tate. E poi ci sono i papà. Chi? I papà? Quando non rientrano a casa dopo le nove di sera. Tra pannolini, ufficio, casa ed educazione dei figli, tutto quello che le mamme pensano, ma non sempre dicono.
5) Dunque Elena, la protagonista, sei tu?
Elena sono tutte le mamme (o quasi)
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