Questi libri li ho acquistati dal sito edizioni Sonda. Il libro dei: massaggi per i cani e per gatti è per mio suocero che ha molti cani, è stato un gradito regalo di Pasqua.
Per creare sintonia e comprensione reciproca con un altro essere vivente, non c ’è niente di più efficace del contatto fisico: prima ancora di definirsi «massaggio», nasce per stabilire un canale di comunicazione, per dare sollievo a un disagio e per esprimere una partecipazione emotiva, una condivisione affettiva. È un messaggio universale valido sia con le altre persone che con i nostri amici animali.
Questa guida insegna a tutti coloro che vivono con un cane o con un gatto, ai medici veterinari e a chi lavora a contatto con gli animali, le tecniche più semplici e funzionali per praticare massaggi benefici, con immagini e istruzioni chiare e dettagliate. È inoltre un’occasione per scoprire e conoscere il corpo dei nostri amici a quattro zampe, per arricchire l’affiatamento e l’intesa con loro, per concedere (e concederci) un momento di relax e benessere reciproci.
Il volume è arricchito da numerose e dettagliate tavole anatomiche del corpo, della postura e delle espressioni di cani e gatti.
Muoviti! L’ho acquistato per me (avevo bisogno di un po di motivazione lavorativa) ma lo conserverò per i Child quando diventeranno grandi, avrei voluto avere tra le mani un libro così quando ho finito le superiori, e soprattutto quando ho concluso l’università.
È ora di abbandonare la falsa credenza, diventata prassi accettata, che si inizia a cercare lavoro al termine del percorso di studio. Sempre più spesso, il progetto professionale e di vita viene delineato solo alle soglie dei trent’anni, dopo una laurea, un master o un dottorato, e dopo tanti «lavoretti» occasionali e casuali.
Il messaggio di Richard N. Bolles è invece chiaro: non è mai troppo presto per cercare lavoro, per chiarire a se stessi i propri obiettivi e per realizzare strategie, esperienze e percorsi di formazione per realizzarli.
Bisogna dunque cominciare a «cercare lavoro» a 15 anni per prepararsi a trovare quello giusto. E se la scuola non prevede lezioni sulla scelta della carriera più adatta a ciascuno studente, questo manuale è appositamente pensato per gli adolescenti, per colmare questa lacuna con uno stile immediato e coinvolgente.
Il tema del resto è urgente e di attualità: in Italia i ragazzi non più inseriti in un percorso scolastico-formativo, ma neppure impegnati in un’attività lavorativa, sono più di due milioni, il 21,2% tra i 15-29enni, la quota più elevata a livello europeo. Intanto, la disoccupazione giovanile ha toccato il 28,9%.
Questa guida aiuta i ragazzi a conoscere se stessi, per visualizzare quale tipo di vita e di lavoro desiderano in base ai loro valori. Aiuta a individuare gli elementi che caratterizzano le professioni, a conoscere le tecniche di ricerca del lavoro più efficaci e a decidere quali passi compiere concretamente per ottenere il lavoro dei propri sogni. Con riferimenti puntuali e aggiornati alla situazione italiana e agli ultimi sviluppi dei nuovi ambiti occupazionali e delle nuove tecnologie.
Muoviti! contiene anche un messaggio di speranza. Non importa chi siamo: se ci impegneremo a costruire con pazienza le conoscenze e le esperienze utili per i nostri obiettivi professionali, otterremo sempre più qualificazioni che ci permetteranno di raggiungere il lavoro dei nostri sogni.
Questa è la parte che mi è piaciuta di più, adoro che un libro sia positivo, soprattutto se rivolto ai giovani e soprattutto se ha a che fare con il loro futuro. L’ultimo capitolo si focalizza anche sulla vita vera.
“Non fate confusione tra la vita e il lavoro. E’ molto più facile scrivere un curriculum di quanto non lo sia modellare uno spirito.” Anna Quindlen
Apprendere: istruzioni per l’uso.
Non tutti impariamo nello stesso modo: la nostra età, il nostro tipo di educazione, il nostro carattere e gli obiettivi che ci prefiggiamo fanno la differenza. Spesso, poi, sperimentiamo blocchi, cali di motivazione, o peggio ci sentiamo «negati» in una materia scolastica come in una nuova attività professionale.
Questo saggio analizza i processi dell’apprendimento concentrandosi sulla teoria ma soprattutto su ciò che ognuno, nella propria quotidianità, può osservare e sperimentare.
Partendo dai contributi di alcuni pensatori dei secoli scorsi, dalle più recenti acquisizioni delle neuroscienze e dall’esperienza di formatore alle prese con allievi di tutte le età, l’autore analizza il concetto di «informazione» e il modo in cui la assimiliamo; ogni apprendimento, infatti, è il riflesso di come affrontiamo i problemi di tutti i giorni, ed è fortemente condizionato dall’ambiente e dalla società in cui siamo cresciuti.
È fondamentale che le varie figure professionali coinvolte nell’insegnamento e nella formazione ne tengano conto, quando si relazionano con qualcuno da «plasmare» e a cui trasmettere le proprie conoscenze. Non esiste, dunque, un unico modello di apprendimento a cui ogni individuo deve adeguarsi, pena il fallimento.
Tutto il contrario: ogni individuo, nella sua unicità, deve poter scegliere tra diversi modelli di apprendimento per trovare quello più adatto alla propria natura.
Non è un libro facile da leggere ma davvero molto interessante, ve lo consiglio!
Ottimi suggerimenti anche se, lo ammetto, il primo libro non fa proprio per me visto che non ho animali e non prevedo di averne. Saprei a chi regalarlo, però…
Anche io preferisco non avere animali in casa, soprattutto per gli spostamenti diventa difficile poi decidere a chi darli.